Mercoledì pomeriggio 17 dicembre si è svolto il secondo incontro del percorso formativo “Costruire Inclusione”, promosso da ENGIM Artigianelli in collaborazione con Emeis, all’interno del progetto “Diversamente Unici”.
La formazione è rivolta alle figure di direzione delle RSA e delle Cliniche Emeis e rappresenta la prosecuzione del primo appuntamento, realizzato lo scorso 18 giugno.
Questo secondo momento non è stato pensato come una lezione frontale, ma come un’esperienza partecipata, capace di generare ascolto, consapevolezza ed emozioni. Un’occasione di confronto reale sui temi dell’inclusione, che ha messo al centro le persone, le relazioni e le pratiche quotidiane.
Il focus: reclutamento inclusivo e cultura dell’incontro
Il cuore dell’incontro è stato dedicato al reclutamento inclusivo, con una riflessione condivisa sulle opportunità che l’inserimento lavorativo di persone iscritte alla Legge 68/99 può offrire, andando oltre il semplice adempimento normativo.
L’obiettivo è stato quello di interrogarsi su come costruire contesti di lavoro capaci di valorizzare le diversità come risorsa, promuovendo ambienti realmente accoglienti e rispettosi.
Grazie al supporto di ENGIM Piemonte ETS, la formazione ha alternato momenti di lavoro di gruppo a una simulazione strutturata di colloqui di selezione, affrontando il tema dell’inclusione a 360 gradi: identità di genere, disabilità, differenze culturali, ageismo, body shaming e altri stereotipi ancora presenti nel mondo del lavoro.
Colloqui simulati, emozioni reali
Sette persone con differenti vissuti e caratteristiche hanno interpretato i ruoli di candidati e candidate durante i colloqui simulati. Ogni colloquio è stato condotto da due figure di direzione, con una terza nel ruolo di osservazione.
Il momento più intenso si è vissuto nella restituzione finale: da un lato il racconto di come le persone candidate si sono sentite accolte (o meno), dall’altro la condivisione delle emozioni e delle difficoltà vissute da chi seleziona.
Un passaggio fondamentale per comprendere come le parole scelte, lo sguardo utilizzato e lo spazio lasciato possano fare la differenza nel costruire, o ostacolare, percorsi di inclusione autentica.
Verso le prossime tappe del progetto
La giornata si è conclusa con uno sguardo al futuro. La prossima fase del progetto “Diversamente Unici” sarà dedicata alla progettazione condivisa con psicologhe, psicologi, educatrici ed educatori, con l’obiettivo di trasformare quanto emerso dalla formazione in azioni concrete, adattate alle specificità di ogni struttura.
Un sentito ringraziamento va a Ylenia Conti, Francesco D’Amico, Mirella Fioccardi, Daniele Gianolio, Alessia Riccio, Flavia Rignanese e Maria Grazia Marinò per il grande lavoro di squadra e per aver contribuito a rendere questa esperienza un vero esercizio di cultura dell’incontro.
Disobbedire agli stereotipi è possibile. Costruire inclusione, passo dopo passo, anche.